PONTI TERMICI
25 febbraio 2022
PONTI TERMICI
I ponti termici sono punti critici dell’edificio attraverso i quali si hanno dispersioni termiche che provocano differenze di temperatura e quindi anche condensa e muffe. La normativa di riferimento stabilisce come calcolarli per una corretta progettazione energetica dell’involucro e i materiali isolanti sono le principali armi contro questo problema.
A cura di: Arch. Gaia Mussi

La necessità di ridurre i consumi energetici degli edifici, sta portando all'adozione di involucri edilizi con livelli di isolamento sempre più spinti.
I vincoli sono sempre più stringenti, considerando per esempio che da gennaio 2021 tutti i nuovi edifici in Italia devono essere realizzati secondo il parametro NZEB, ovvero a energia quasi zero. Ma un incremento così spinto dell’isolamento termico può creare una significativa accentuazione degli effetti del ponte termico che si possono trasformare in problematiche e criticità di difficile soluzione a posteriori.
Ponte termico: cos'è e cosa comporta
I ponti termici sono causa di potenziale degrado delle strutture e mettono a repentaglio le prestazioni di efficienza energetica dell’immobile.
Ma di che cosa si tratta? Un ponte termico è un punto di discontinuità della strutture, ovvero di debolezza, attraverso il quale si ha una dispersione di calore tra interno ed esterno, a causa della differenza di temperatura che si crea sulla parete.
I ponti termici sono dovuti principalmente a due cause: una discontinuità dei materiali utilizzati per la realizzazione della struttura in quel punto oppure una discontinuità di tipo geometrico, dovuta proprio alla “forma” della struttura.
L’analisi dei ponti termici è necessaria per valutare correttamente le prestazioni energetiche dell’edificio, applicare in modo corretto la normativa e rispettare le prescrizioni di legge.
La correzione dei ponti termici è necessaria per prevenire eccessive ed indesiderate dispersioni energetiche, la formazione di condensa e di muffa
Efficienza energetica e ponti termici: normativa di riferimento
I ponti termici incidono sulle prestazioni energetiche degli edifici e, per questo, devono essere calcolati e valutati secondo la normativa di riferimento.
La UNI/TS 11300-1:2014 “Prestazioni energetiche degli edifici – Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale” introduce il tema dei ponti termici e determina le modalità con cui devono essere calcolati, richiamando altre normative.
Il calcolo del ponte termico deve essere effettuato secondo precisi calcoli definiti dalla norma UNI EN ISO 10211:2018 “Ponti termici in edilizia – Flussi termici e temperature superficiali – Calcoli dettagliati”, oppure in modo semplificato e secondo degli abachi che, a loro volta, siano conformi alla UNI EN ISO 14683:2018 “Ponti termici in edilizia – Coefficiente di trasmissione termica lineica – Metodi semplificati e valori di riferimento”.
. Come si elimina un ponte termico?
Quando in un edificio esistente si riscontrano dei ponti termici, questi devono essere corretti o, per lo meno, ridotti. Infatti, non sempre è possibile eliminare completamente un ponte termico, ma è possibile intervenire al fine di ridurre il flusso termico che causa e migliorare la situazione.
Prima di eseguire qualsiasi lavoro, in ogni caso, è importante eseguire opportune verifiche, ad esempio tramite una termo-camera in grado di evidenziare le differenze di temperatura delle superfici.
Una delle principali soluzioni per correggere i ponti termici è quella di provvedere a realizzare un isolamento termico continuo di tutta la superficie dell’edificio, così da migliorare le prestazioni dello stesso e risolvere le discontinuità della struttura.
A seconda dei casi, quindi, si valuta di realizzare un cappotto termico esterno (generalmente è la soluzione più efficace, proprio per la sua continuità), un isolamento interno oppure in corrispondenza delle intercapedini dei muri esistenti tramite insufflaggio.
Prevenire i ponti termici con la corretta progettazione e con i giusti materiali
A differenza degli edifici esistenti, le nuove costruzioni dovrebbero essere progettate prive di ponti termici. Questo significa che i nodi e i punti più critici della struttura, sia a causa della geometria che dei materiali utilizzati, devono essere attentamente progettati, in modo da ridurre al massimo le discontinuità che causano i ponti termici.
Ad una fase progettuale e di calcolo, deve necessariamente seguire un’attenta posa in opera.